Filosofo e filologo italiano. Docente di
Letteratura latina a Firenze, fu assertore di un determinismo materialistico
strettamente connesso all'Epicureismo antico, elaborando una filosofia negatrice
di ogni forma di dogmatismo filosofico o religioso, sulla base del principio
della relatività del sapere umano. Tra le sue opere si ricordano:
Gesù e le origini del Cristianesimo (1863),
Cristianesimo e
scienza (1864),
Lucrezio (1870),
Epicuro e l'epicureismo
(1877),
Confessioni di uno scettico (1878),
Saggi postumi (1886)
(Verona 1827 - Firenze 1892).